LA BOLOGNA DELLE ACQUE


FONTANA DEL NETTUNO 

Uno dei monumenti più amati  della città,  la Fontana del Nettuno ( detta anche “Il Gigante”) fu costruita dal fiammingo Giambologna su progetto di Tommaso Laureti tra il 1563 e il 1566.  E’ il simbolo del potere papale: come Nettuno domina le acque, così il Papa domina il mondo.
Ai piedi del Dio sono infatti quattro putti, che rappresentano Gange, Nilo, Rio delle Amazzoni e Danubio, cioè i fiumi dei continenti allora conosciuti.

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FINESTRELLA DI VIA PIELLA

Quest’angolo di Bologna è noto come “la piccola Venezia”. Affacciandosi fra i palazzi, si può vedere scorrere uno dei pochi tratti d’acqua che tra i primi del Novecento e il dopoguerra non fu ricoperto di asfalto.

Il canale delle Moline è la prosecuzione del canale di Reno. Per buona parte del suo itinerario il canale delle Moline è rinchiuso tra le case, come si vede dalla Finestrella, e per questo in passato è rimasto a lungo nascosto alla vista. Di recente sono stati riaperti gli affacci sui ponti delle vie Oberdan e Malcontenti, che si affiancano alla suggestiva finestrella di via Piella.

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CHIUSA DI CASALECCHIO

La Chiusa di Casalecchio è posta quasi alla metà del corso del Reno, cioè ad 83 chilometri dalla sorgente (che è sul Monte delle Piastre, in località Pruneta, a 900 mt slm.) e a 128 chilometri da Torre di Primaro, dove il fiume sfocia in Adriatico, dopo aver attraversato le pianure di Bologna, Ferrara e Ravenna.

Ancora oggi l’imponente sbarramento del Reno e le poderose muraglie che sostengono il canale suscitano ammirazione in chi guarda, ma ancora maggiore è la meraviglia se consideriamo che quella di Casalecchio è la più antica opera idraulica d’Europa ancora in funzione e utilizzata in maniera continua ed ininterrotta.

INFO: https://www.canalidibologna.it/it/index.php

 

CASA DEI GHIACCI

Il Paraporto Scaletta detto “Casa dei ghiacci” è posto all’inizio di un tratto del canale pensile regolato da altri due paraporti (detti Verrocchio e San Luca).

Le strutture, restaurate nel 2009, sono visibili da via Scaletta e al termine di via Canale, o dall’alto percorrendo la ciclabile Bologna-Casalecchio.

L’impianto tuttora funzionante, impedisce che i vari materiali trasportati dalle acque si possano depositare, in quanto svolge una funzione di pulizia.

Un tempo, nei periodi invernali, le lastre di ghiaccio che si formavano in superficie erano riversate dall’impianto nel fiume Reno impedendo così che si guastassero le ruote dei mulini in città; da qui il nome Casa dei Ghiacci.

INFO: https://www.canalidibologna.it/it/index.php